A livello musicale, il 2018 non è stato per niente male. Considerando gli album, il mio preferito è stato la colonna sonora composta da Graham Coxon per The End of the F***ing World (serie originale Netflix molto bella tratta da un fumetto un po’ brutto), seguita da Wide Awake dei bravissimi Parquet Courts.
Per quanto riguarda le canzoni, ci sono tante belle nuove scoperte (MDM degli esordienti Jo Passed, pezzo indie dell’anno; Your Dog, brano power-pop della novità Soccer Mommy; Pristine, dal debutto di Snail Mail; la bellissima prima traccia del disco dei Loma), nomi più o meno stagionati (Mudhoney, Breeders, Stephen Malkmus, Jon Spencer) e conferme da artisti più recenti (Courtney Barnett, Beach House, Girls Names). Nelle tracce bonus, c’è il “solito” Kurt Vile, lo strepitoso nuovo jazz inglese dei sorprendenti Maisha e probabilmente la miglior traccia fra quelle contenute in Both Directions at Once, session ritrovata di John Coltrane del periodo pre Love Supreme, pubblicata quest’anno per la prima volta.
- Wide Awake! Parquet Courts
- Bike Lane Stephen Malkmus & The Jicks
- Talking Straight Rolling Blackouts Coastal Fever
- Pristine Snail Mail
- Your Dog Soccer Mommy
- Lemon Glow Beach House
- 25 Girls Names
- Trash Can Jon Spencer
- Kill Yourself Live Mudhoney
- MDM Jo Passed
- Wait In The Car The Breeders
- Hopefulessness Courtney Barnett
- Who Dreams of Cats? The Brian Jonestown Massacre
- Suspirium Thom Yorke
- Hi Hello Johnny Marr
- Saturday Night Graham Coxon
- Bus Stop Graham Coxon
- Who Is Speaking? Loma
- Sunday Driver The Raconteurs
Bonus Tracks
- Bassackwards Kurt Vile
- Osiris Maisha
- Untitled Original 11386 – Take 1 John Coltrane
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